L’intera vicenda del rapporto della modernità con il nostro territorio è caratterizzata dalla inesorabile cancellazione della sua natura anfibia, come conseguenza del passaggio epocale dal dominio della rete idrica di tradizione medievale a quella stradale, moderna, regno incontrastato dell’automobile, dove si esalta il predominio gerarchico del paesaggio solido su quello liquido.
Eppure sono le antiche carte geografiche o i nomi di tante località a ricordarci quanto profondo e fondante fosse il rapporto della nostra terra con l’acqua.
“Le vie dell’acqua” è un percorso alla ricerca dei segni dell’acqua nei luoghi e nella memoria della gente, partendo dalle sorgenti dei torrenti, ripercorrendo i canali navigabili, fino ad arrivare al mare. I pescatori, i barcaioli del Po, i vecchi mugnai, i pastori, chi vive a contatto con l’acqua, chi la gestisce.
Il progetto è stato realizzato e presentato nell’ambito della Biennale del Paesaggio 2008